“A L., ca tene ‘a faccia ‘e na simpaticona. Per amore di Totò. Ciro Borrelli”.
Perché in questo mestiere ti capita pure che tu arrivi dormendo perché sei uscita di casa a un orario che non ricordavi esistesse e incontri uno, magari con qualche rotella fuori posto, che ti dedica una poesia che ha scritto per Totò.
Oggi sono 44 anni esatti dalla sua morte. E il Comune ha deposto una corona di fiori sulla tomba, nel cimitero del Pianto. Sono andata lì cercando altro e l’ho trovato: i messaggi che la gente gli lascia, chiedendogli di intercedere, di pregare per loro, ringraziandolo perché convinti che li abbia aiutati a vincere un terno al Lotto o a partorire.
Sì, morivo di sonno. Sì, ho scritto (e guadagnato) poco. Sì, é un venerdì di merda. Però quella dedica me la porto dietro.
L.