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À vous de jouer!

Quattro telefonate senza risposta e un messaggio: “Urg notizia”. Richiamo per dire che sono incasinata, sono a Villa Literno, sto andando a San Cipriano d’Aversa alla Nuova cucina organizzata. Non finisco di parlare e mi sbattono in faccia la cosa: Caruso si dimette da direttore generale della Fondazione del Forum. Cosa!? Cerco conferme immediate, intorno a me, chi sa, nicchia. Richiamo e  chiedo ancora. “Sì, è così. Dammi mezz’ora”. Ma io mezz’ora per dare la notizia non la posso né la voglio aspettare. Chiamo ancora, sollecito. “Un attimo”. Poi il telefono squilla: “Sono l’ambasciatore Francesco Caruso”. Penso a una presa in giro. Faccio: “Mi scusi? Credo di non aver capito”. E intanto penso che non so nemmeno come si chiama un ambasciatore. Lui comincia a parlare, io scrivo, faccio domande, lui risponde. Benedetto Croce: ”‘L’etica si risolve nell’opera’. E cioè negli obiettivi che ciascuno di noi raggiunge con il proprio impegno”. Ma non si può andare avanti con una Fondazione trasformata, secondo lui, in ‘cortile’: “Presidenti rimossi, nominati, ancora rimossi o semplicemente designati e per tanto mai garanti dell’effettivo suo funzionamento“, mi dice (e qui ce l’ha con il Comune). “Fondi anche strumentalmente mai pervenuti da parte delle istituzioni fondatrici. Di più: un ‘cortile’ oggetto di continue incursioni avventuristiche e provinciali, mediaticamente strumentalizzata, intese a ritardare o addirittura vanificare il lavoro che, nonostante tutto, la fondazione andava elaborando“. “E allora à vous de jouer!”. Poi continua: “Che dolore per me, che pena per Napoli, che vergogna per tutti“. Ho scritto tutto sotto la pioggia, poggiata a terra. Qualche collega esce dal ristorante, nemmeno lo guardo, lo mando via. Una signora mi fa notare che il cardigan arriva a terra e si sta bagnando. “Ma signora, suvvia, non lo vede che sto a telefono con una notizia?”, lo penso, ma non glielo dico.

Entro, gli altri mi guardano. “Era Caruso a telefono. Si dimette”, racconto. Poi loro continuano a mangiare, l’adrenalina corre veloce e mangio cioccolata. L’ambasciatore, io non l’avevo incontrato. Caldoro lo nominò a novembre (alla Regione la nomina del direttore generale, al Comune quella del presidente) e quando si incontrarono io non c’ero. Ero al porto perché una nave, diretta in Sicilia, aveva passato la notte in mare aperto per un’avaria e stava rientrando a Napoli. C’era da raccogliere le storie, raccontare i disagi.

A Napoli, intanto, de Magistris annuncia che farà lui il presidente della Fondazione. Dopo le dimissioni di Vecchioni, era stato disegnato Sergio Marotta, che già lavora con lui, ma non era mai stata ufficializzata la cosa. Al ritorno da Barcellona, dove de Magistris ha incontrato anche i vertici del Forum, ha deciso così che il Comune di Napoli “si assumerà direttamente la responsabilità del Forum delle Culture 2013”. Lui dice che la Fondazione si era appesantita, quasi non serviva. Via Caruso, via Vecchioni e via tutti, si può anche eliminare questa Fondazione.

“Il Forum delle Culture non vuole più fare il Forum delle Culture”, cinguetta la socia alle 15.31 su Twitter, quando tutti sanno tutti e io ancora non ho fame.

L.

If someone changes his mind

Capita che oggi sia mercoledì e io mi senta addosso una stanchezza da fine settimana. Capita che ieri, il mio terzo impegno della giornata fosse con de Magistris. Capita che il giorno prima, a Milano, un vigile urbano abbia sparato e ucciso un cileno. Capita che un collega di un’altra chieda al sindaco se la polizia municipale debba essere armata “dopo quello che e’ successo a Milano dove un vigile ha ammazzato un ragazzo cileno”. Il sindaco risponde che sì, i vigili urbani devono girare armati, è necessario. Scriviamo il lancio con le sue dichiarazioni “in merito a quanto accaduto ieri a Milano dove un cileno e’ stato ucciso da un agente della polizia municipale”. Capita che sono le 16.38 quando esce il lancio in rete. Poi si resta alla presentazione del libro e si fanno le 18. Capita che poi te ne torni a casa perché sei stanca. E quando arrivi trovi, tra le mail, una dell’ufficio stampa del sindaco nel quale lui sostiene che le sue parole non fossero riferite ai fatti di Milano, ma a una tematica di carattere generale. Scatta la telefonata alla portavoce. Urlo (e qui sbaglio) che è una smentita, che non si lavora così. Si discute insieme. Lei prima prova a farmi ragionare, poi dice due cose che, per me, aggravano ancora di piu’ la situazione. La prima: “La domanda era giornalisticamente posta male”. La seconda: “Lui in macchina c’ha pensato e non voleva che fossero riferite a Milano le sue dichiarazioni”. Discorso chiuso, per me. Ne prendo atto. Non ho mai avuto difficoltà a lavorare con loro. Adesso è il momento di prendere le distanze. In redazione, mi hanno detto di non perdere tempo con loro, che hanno capito che lui aveva cambiato idea. Resta il fatto che sono stata smentita perché uno stupido (sì, ho scritto stupido) ha cambiato idea.

L.

L’Europa non sospende la procedura, ma “certi passi sono stati fatti”

“C’era una donna, bionda, alta 1metro e 90, sembrava una vichinga e ogni volta che Potocnikcesa accennava un segno con la testa, dietro di lui faceva: ‘mmmm'”. Racconti di retroscena dell’incontro a Bruxelles di Regione, Comune e Provincia con Hahn e Clini.

L’Italia ha strappato sei mesi, allontanando lo spettro della multa. Insieme, Italia ed Europa, lavoreranno per risolvere la questione entro giugno. L’Europa ha aperto una linea di credito, riconoscendo ciò che finora è stato fatto e continuerà a vigilare.

Soprattutto, ed è forse la prima volta da che riesco ad averne memoria, ha detto che i fondi bloccati, i 145 milioni più o meno, che sono destinati alla Campania , potrebbero essere sbloccati, a patto che vengano rispettate condizioni che, però, non sono ancora state rese note.

Era quasi di euforia (ne avevano anche ragione) le dichiarazioni di de Magistris, Caldoro e Cesaro che lavoreranno ancora insieme per evitare la multa. Potocnik, il commissario europeo all’Ambiente ha detto: “L’Unione Europea non sospende la procedura, ma prende atto che certi passi sono stati fatti”.

L.

Cara Ue, ti scrivo

Discariche, inceneritori, trasferimenti fuori regione, differenziata. Il documento inviato all’Unione europea è la risposta dell’Italia alla lettera di messa in mora dello scorso settembre. L’Ue chiedeva certezza nei tempi di realizzazione. L’Italia – ma è il caso di precisare Regione, Comune e Provincia di Napoli – hanno faticato non poco per mettere a punto un documento che condiviso non è, ma contiene tutto ciò che finora è stato fatto e ancora c’è da fare (troppo).
Più o meno nei post precedenti c’è tutto quello che contiene questo documento. Post e non lanci d’agenzia né articoli.

Quel documento (non) condiviso, io ce l’avevo come gli altri, prima di tanti altri. Ma non era quello ufficiale e non potevo ancora scrivere. Quando quel testo è stato inviato, per me era tardi.  I giornali hanno avuto tutto il tempo di lavorarlo e oggi la risposta dell’Italia all’Unione europea è spiattellata un po’ ovunque. Chi più chi meno ce l’hanno tutti.

C’ho provato, ieri, a spiegare che le agenzie le cose devono averle prima, la risposta é stata che solo ora è stata inviata quella lettera alla quale facevo la corte da venerdì e che dopo è diventata mia, ma una bozza. Non ufficiale, non definitiva, avuta a fatica. L’ufficialità si è scontrata contro il tempo.

Resta la rabbia, tanta.

L.

Termovalorizzatore a Napoli Est in risposta all’Ue

Resta la localizzazione di Napoli est come luogo dove potrebbe sorgere il termovalorizzatore. Nel documento inviato all’Unione europea e che costituisce la risposta italiana alla lettera di messa in mora dello scorso settembre, viene indicato, tra gli impianti finali, anche quello che dovrebbe sorgere a est del capoluogo campano e questo nonostante l’incontro in Prefettura tra Ministero dell’Ambiente, Regione, Comune e Provincia di Napoli, durante il quale quell’impianto fu “stralciato”.

Per questo impianto, nel documento si legge che lo scorso 13 dicembre e’ stata avviata “la procedura di dialogo competitivo” per la quale l’Avvocatura di Stato aveva espresso parere favorevole. Tale procedura si e’ conclusa agli inizi di gennaio alla quale ha partecipato l’Ati costituita da A2A, Cnim Sa ed Eureca Consorzio Stabile.

Nel caso di Salerno, a causa del ricorso della seconda azienda classificata per la gara d’appalto europea e della tempistica necessaria per la verifica antimafia, la stipula del contratto avverrà alla fine di questo mese (gennaio 2012) cosa che inciderà sui tempi di realizzazione e messa in esercizio dell’impianto che, si legge nel documento, che avverrà nel 2014.

Per quanto riguarda il termovalorizzatore per lo smaltimento delle ecoballe, si stima, dopo tutti gli adempimenti, un tempo di quattro anni per la costruzione, con operatività prevista per il 2015.

Nel documento sono elencati anche i punti relativi agli impianti di compostaggio e di digestione anaerobica. Nel primo caso, viene fatto presente all’Unione europea che in regione sono attualmente tre gli impianti attivi mentre sono in fase di completamento quelli di Giffoni Valle Piana, Eboli e San Tammaro .

Per gli impianti di digestione anaerobica, è prevista, infine, Viene prevista anche la costruzione di impianti a digestione anaerobica negli Stir di Battipaglia, Tufino, Casalduni, Santa Maria Capua Vetere, Pianodardine e Giugliano.

L.

Dopo l’Olanda, Napoli chiama Germania, Svezia, Danimarca e Belgio

San Giacomo chiama altri Paesi europei. Il Comune di Napoli ha preso contatti con Germania, Svezia, Danimarca e Belgio: è uno dei passaggi contenuti nella risposta alla Commissione Europea alla lettera di messa in mora inviata all’Italia lo scorso settembre per la gestione dei rifiuti in Campania.

Dopo gli accordi con l’Olanda che hanno permesso il trasferimento, via nave, a Rotterdam e Amsterdam di 3mila tonnellate di rifiuti provenienti dagli Stir, “sono in fase di negoziazioni – si legge nel documento – ulteriori ipotesi contrattuali che interessano societa’ e impianti di recupero di energia in Germania, Svezia, Danimarca, Belgio”.

L.

Sei discariche in provincia di Napoli e quattro a Salerno

Discariche, impianti intermedi e finali, raccolta differenziata. E’ tutto contenuto nella risposta (circa 40 pagine e diversi allegati) dell’Italia alla lettera di messa in mora per la questione dei rifiuti inviata lo scorso settembre dall’Unione europea.

Nel primo degli allegati sono indicati i siti, individuati dal commissario straordinario per le discariche, Annunziato Vardè, nominato dal presidente della Giunta regionale campana, Stefano Caldoro. Sono sei in provincia di Napoli: Chiaiano, Giugliano (Masseria Monticelli), Pozzuoli (Il Castagnaro Ovest), Comiziano (Campo Frazione Faibano), Marano (Cupa dei cani) e Sant’Anastasia; 4 nel Salernitano: Laurito, Caggiano, Nocera Inferiore e Battipaglia.

L.

E’ lo spoil system, bellezza!

Vecchioni è il presidente del Forum delle Culture. “L’ho scelto perché è fuori dai partiti”, ha detto de Magistris. Il professore di Luci a San Siro e di Le parole non le portano le cicogne, (libro che ho adorato) è presidente da un paio di giorni, tutti l’abbiamo saputo sabato mattina leggendo il Mattino, compreso Oddati che è stato fatto fuori dalla sera alla mattina. Sì, perché Oddati, che il Forum l’ha portato a Napoli, ha detto nelle interviste che ha giustamente rilasciato, che fino alla sera prima, de Magistris, al quale competeva la scelta, gli aveva comunicato che intanto non aveva ancora deciso.

Invece sabato mattina, tra chi rideva contento della scelta e chi era rimasto allibito dalla cosa (Vecchioni è un cantautore, de Magistris lo ha definito “un poeta contemporaneo” facendo venire la pelle d’oca a un collega che lo stava ascoltando perché proprio non è d’accordo), abbiamo appreso tutti di “Luci a San Paolo”.

Polemiche a pioggia sul sindaco per la scelta, applausi anche perché così “portiamo avanti la rivoluzione” e Oddati, dieci anni in Giunta con la Iervolino, non “è compatibile” con la rivoluzione arancione. Il Pd ha reclamato che la scelta è stata fatta senza consultare nessuno, Corrado Gabriele che il Forum sarà gestito da altri (lui dice il fratello del sindaco al quale chiede di fare chiarezza sul ruolo che avrà nella gestione dei 101 giorni di evento). La Iervolino che il Forum “non è un giocattolo da dare in mano agli amici” e altri, del centrodestra, “che non è Sanremo”. Ma qualcuno sarà stato contento oppure no di questa decisione?

Si sono divertiti tutti a scrivere, a commentare, a chiamare Oddati e Vecchioni

Facciamo gli auguri a Vecchioni, sì, magari sarà bravo. E comunque anche se il collega era stato preso dal vomito, il professore è un bravo cantautore. Però un po’ ci dispiace anche per Oddati che ci aveva creduto nel progetto. Che dire? Spoil system goes on.

L.

Dal Virgiliano guarderemo le regate

Il post di prima é il mio pezzo. I retroscena sono presto detti, o meglio, scritti. Il sindaco ieri è partito con il Napoli e tutti qui (me compresa) hanno fatto casini perché non capivamo il motivo di quella partenza, fermo restando che l’esordio del Napoli in Champions è una cosa importantissima. Ci ha pensato il suo vice, Sodano, al seguito dell’ex pm, a dire che stavano lì “per incontri istituzionali che comunicheremo nelle prossime ore”.
Nel pomeriggio, comincia a girare la voce che in realtà de Magistris fosse andato in Inghilterra per la Coppa America. Era grande il rischio che fosse una voce messa in giro ad hoc per giustificate la presenza del sindaco allo stadio, stasera. Così la risposta che mi è stata data “Se vogliono ce lo comunicano loro”, mi è bastata.
Poi in serata la voce diventa una certezza: in Inghilterra c’è anche Caldoro. Io un po’ mi dispiaccio perché non l’ho scritto e stamattina era su tutti i giornali e noi, quella notizia, la sapevamo, ma non ce l’avevamo. Ma forse meglio così perché quella cosa doveva rimanere “segreta” fino a oggi.
Me la sono cercata e oggi ho lavorato per questo. Un po’ di disorganizzazione e  noi in affanno mentre altri, più coordinati, i lanci li hanno messi in rete prima.
Poco importa, però, se alla fine ho scritto un pezzo che é piaciuto a tutti, azzeccato anche nel titolo. E domani tocca ancora a me, domani che é il day after.

L.

Coppa America: Nel mare di Napoli arrivano le World series

<<NAPOLI, 14 SET – Obiettivo centrato: Napoli si aggiudica due tappe delle World Series della Coppa America. L’ufficialità è arrivata solo nel pomeriggio da parte della Acea, la società americana che gestisce l’evento, dopo un incontro, a Plymouth, dove si stanno disputando alcune regate, con i vertici di Regione Campania, Comune e Provincia di Napoli, Unione industriali e Bagnolifutura.
Il contratto preliminare è stato sottoscritto a Plymouth e i dettagli dell’accordo, così come le date dei due eventi dell’Ac World Series, saranno comunicati durante una conferenza stampa in programma a Napoli il prossimo 29 settembre.
Già da ieri, però, era nell’aria che la firma del contratto con gli americani si stesse avvicinando. Il sindaco Luigi de Magistris, insieme con il suo vice Tommaso Sodano, è volato in Inghilterra sul charter che ha portato lì il Napoli, impegnato stasera nella prima di Champions League contro il Manchester City. Più o meno nello stesso momento, su un altro aereo, è arrivato in Inghilterra Stefano Caldoro, governatore della Campania, insieme con il presidente dell’Unione industriali, Paolo Graziano, che dall’inizio ha condotto le trattative. Tutti lì, i vertici istituzionali: Regione, Comune e Provincia di Napoli (per la quale c’era il vicepresidente Gennaro Ferrara) così come Graziano e il presidente di Bagnolifutura, Riccardo Marone. E oggi la sigla dell’accordo, ufficializzata dallo stesso Richard Worth, presidente di Acea, il quale ha annunciato che ‘l’America’s Cup world series fara’ tappa a Napoli’.
Solo qualche giorno fa, l’opportunità per Napoli sembrava sfumata, quando, agli inizi di settembre, l’Acea aveva comunicato che ad aggiudicarsi due tappe, per le quali era in corsa anche il capoluogo campano, era stata Venezia, il cui sindaco Orsoni, in piena estate, si era recato a Cascais, in Portogallo, per siglare l’accordo con gli americani.
‘Un grande successo per Napoli e la Campania. Un ottimo lavoro da parte di tutti che premierà, in termini di benefici, la città e l’intera Regione – ha commentato Caldoro – Il miglior campo di gara per uno straordinario evento sportivo’.
Per de Magistris, aver raggiunto l’accordo è ‘rispondere a polemiche strumentali con i fatti’. In molti, come lo stesso sindaco aveva più volte ribadito, erano scettici sulla reale possibilità che l’evento si disputasse a Napoli. Non ultime le polemiche sollevate ieri dalla notizia che l’ex pm si era recato in Inghilterra per assistere alla partita. ‘A tutti coloro che hanno tentato di ostacolare il cammino dell’Amministrazione – ha affermato – rispondiamo con fatti che dimostrano la concretezza del suo operato’. Un’occasione, quella delle regate a Bagnoli, che mette d’accordo Caldoro e de Magistris: benefici e opportunità di sviluppo per la città e per l’intero territorio regionale.
Marone, dal canto suo, ha sottolineato che si tratta ‘di una grande opportunità per Napoli, e in particolare per Bagnoli, non solo perché consente di rilanciare l’immagine della città nel mondo ma anche perché, così come previsto dal protocollo d’intesa, sara’ la Bagnolifutura a curare la progettazione e la realizzazione di tutti gli interventi necessari allo svolgimento dell’evento’. Cosa che, dal suo punto di vista, imprimerà una accelerazione alle opere per lo sviluppo dell’area di Bagnoli, ‘grazie anche allo sblocco dei finanziamenti da parte della Regione Campania’.
Ogni tappa dell’Ac World Series si compone di una serie di eventi comprendenti regate di flotta, duelli di match race e prove di velocità che vedono impegnati nove AC45 identici.
Questi eventi rappresentano l’unica opportunita’ di vedere impegnati sullo stesso campo di regata tutti i protagonisti della prossima America’s Cup.>>

L.